Con Aidan Turner, Helen McCrory, Saoirse Ronan, Douglas Booth, Jerome Flynn.
Titolo originale LOVING VINCENT. Documentario (colore). Durata 95 min. 2016 (Nexo Digital)
A grande richiesta!
LOVING VINCENT
La nuova frontiera della Grande Arte al cinema.
Il primo lungometraggio interamente dipinto su tela che racconta le opere e la vita di Vincent van Gogh. Un originale incontro tra arte e cinema vincitore del Premio del Pubblico al Festival d’Annecy
“Non possiamo che parlare con i nostri dipinti” – Vincent van Gogh
Nessun altro artista al mondo ha dato vita a così tante leggende quanto Vincent van Gogh (1853-1890).
Dopo il successo di “Van Gogh Alive – The Experience” (la mostra multimediale più visitata al mondo), arriva finalmente al cinema una nuova straordinaria esperienza visiva: un appuntamento nato dal connubio tra arte e tecnologia che segnerà una nuova frontiera per la Grande Arte al Cinema, offrendoci l’opportunità di conoscere in modo nuovo uno degli artisti più amati di sempre.
Definito come un martire, un satiro lussurioso, un folle, un genio e un fannullone, e spesso anche travisato e oscurato dal mito e dal tempo, il vero Vincent viene improvvisamente svelato dalle sue lettere. Ispirandosi al suo ultimo scritto, quello in cui annotava “Non possiamo che parlare con i nostri dipinti”, Loving Vicent ha scelto di partire dalle parole dell’artista, lasciando che fossero proprio i dipinti a raccontare la storia e l’opera del pittore olandese esposto nei più importanti musei del mondo, da Amsterdam a New York, da Londra a Mosca, da Parigi a Dallas.
Scritto e diretto da Dorota Kobiela & Hugh Welchman, Loving Vincentè infatti il primo lungometraggio interamente dipinto su tela. Realizzato elaborando i quadri dipinti del pittore, il film – che sarà nelle sale per tre giorni il 16, 17 e 18 ottobre – è composto da migliaia di immagini create nello stile di Vincent van Gogh realizzate da un team di 125 artisti che hanno lavorato anni per arrivare a un risultato originale e di enorme impatto. Un lungometraggio poetico e seducente che mescola arte, tecnologia e pittura e si è aggiudicato il Premio del Pubblico all’ultimo Festival d’Annecy.
Del resto la forma d’arte di questo film è differente dalla pittura. Se la pittura fissa uno specifico momento della realtà, il film appare fluido, sembra muoversi tra lo spazio e il tempo. Per questo il Painting Design Team ha impiegato un anno per re-immaginare i quadri di van Gogh come se fossero un film. In Loving Vicent 94 quadri di van Gogh sono riprodotti in una forma simile a quella originale e più di 31 dipinti sono rappresentati parzialmente.
La narrazione – che riporta in vita opere come Caffè di notte, Campo di grano con volo di corvi, Notte stellata, ma anche ritratti e autoritrattidi van Gogh- si apre in Francia, nell’estate del 1891. Armand Roulin, un giovane inconcludente e privo di aspirazioni, riceve da suo padre, il postino Joseph Roulin, una lettera da consegnare a mano a Parigi. Il destinatario è Théo van Gogh, fratello del pittore che si è da poco tolto la vita. Armand non è per nulla felice della missione affidatagli: è imbarazzato dall’amicizia che legava suo padre e Vincent, un pittore straniero che si è tagliato l’orecchio ed è stato internato in un manicomio locale. Ma a Parigi non c’è alcuna traccia di Théo. La ricerca condurrà Armand da Père Tanguy, commerciante di colori, e quindi nel tranquillo villaggio di Auvers-sur-Oise, a un’ora da Parigi, dal medico che si occupò di Vincent nelle sue ultime settimane di vita, il Dottor Paul Gachet. Conosceremo così la locanda dei Ravoux, dove Vincent soggiornò per le ultime dieci settimane e dove il 29 luglio 1890 morì per un proiettile nell’addome. Qui Armand incontrerà anche la figlia del proprietario, Adeline Ravoux, la domestica e la figlia del dottore e -presso il fiume dove Vincent trascorse i suoi giorni- anche il Barcaiolo che lo conobbe. Un viaggio attraverso strazianti rivelazioni per capire e apprezzare l’appassionante vita e la straordinaria opera di Vincent van Gogh.
Un film prodotto con tenace e minuzioso lavorìo in cui più di 100 artisti, con la tecnica del Painting Animation Work Station hanno animato un thriller interamente costituito da pittura che coinvolge totalmente lo spettatore.