Con Jacqueline Bisset, François Truffaut, Valentina Cortese, Jean-Pierre Aumont, Alexandra.
Titolo originale La nuit américaine.. commedia (colore). Durata 115 min. Francia 1973 ( Cineteca di Bologna)
EFFETTO NOTTE
Negli studi cinematografici “La Victorine” a Nizza si sta girando il film “Vi presento Pamela” con cui Alphonse, che si è innamorato dell’inglese Pamela, la sposa. Lei però si innamorerà del suocero con tragiche conseguenze. Ma questo è solo il plot del film nel film che invece ruota attorno alle vicende personali degli attori e alla figura del regista, Truffaut stesso, che deve conviverci e al contempo portare a termine la sua opera.
François Truffaut cullava da 15 anni il desiderio di girare questo film che resta come una delle pietre miliari non solo della sua filmografia ma della storia del cinema.
Arriva sugli schermi dopo alcuni insuccessi al botteghino (con l’eccezione de Il ragazzo selvaggio) e lo vede ancora una volta coinvolto in prima persona esibendo una sordità che diventa sensore del desiderio di un isolamento che gli consenta di non farsi coinvolgere dalle passioni di chi lo attornia sul set, pur conservando una disponibilità a comprendere al fine di arrivare ad un superamento delle possibili tensioni in favore della riuscita del cinema.
Il doppio livello della narrazione (il film che viene girato e le vicende che costellano le riprese) consente a Truffaut di realizzare una sorta di passaggio di testimone con Fellini. Dichiara infatti: “Ho osato intraprendere Effetto notte solo perché 8 ½ si fermava ‘prima’ delle riprese e riguardava solo la preparazione di un film. Il mio è meno interiore. (…) Se nel film ci sono cose profonde, preferisco pensare che ci siano entrate mio malgrado”.
Si potrebbe anche aggiungere che ci si pone su un versante molto diverso. Se Fellini denuncia un vuoto esistenziale che si riflette nell’ispirazione in Truffaut prevale il piacere di mostrare l’amore che nutre verso quel cinema che (la citazione stranota e però d’obbligo), come afferma nei panni del regista Ferrand, è simile ad un viaggio su una diligenza del far West “Dapprima si spera di fare un buon viaggio e poi molto presto ci si chiede se si giungerà mai a destinazione” Ma dato che “i film sono più armoniosi della vita” la meta la si raggiunge nonostante tutto.