Con Joaquin Phoenix, Gaby Hoffmann, Woody Norman, Scoot McNairy, Molly Webster.
Titolo originale . Drammatico (colore). Durata 108 min. USA 2021 ( Notorious Pictures)
ohnny si sposta di città in città per chiedere ai giovani americani come immaginano il loro futuro. Armato dell’attrezzatura professionale del fonico, sta lavorando a questo progetto itinerante quando, a un anno dalla morte della madre, sente il bisogno di chiamare sua sorella Viv. Viene così a sapere che suo marito sta male e che lei ha bisogno di raggiungerlo. Johnny si offre allora di raggiungere Los Angeles per stare con Jesse, il nipotino di nove anni, finché ce ne sarà bisogno.
Il suo è un viaggio nella genitorialità, la scoperta di un universo fatto di quotidianità, fatica, ma anche di voragini di sentimento, di domande inattese, di una relazione che non dà tregua e obbliga ad un continuo esercizio di comprensione di sé e dell’altro, tra rispetto e favoreggiamento dell’autonomia, da un lato, e necessità di non trascurare e di assicurare protezione, dall’altro. Mike Mills immagina questo viaggio – che è anche geografico, da L.A. a New York a New Orleans – in bianco e nero: perché è alle madri, secondo una citazione riportata nel film, che tocca rendere il mondo sicuro e a colori; perché è il bianco a nero di “Alice nelle città” di Wenders, film modello dell’erranza di adulto e bambino; e perché, il pianeta Terra (e questo piccolo film con lui) è così ricco di suoni, emozioni, stimoli, che il colore sarebbe di troppo.
A volte occorre un po’ di silenzio, dice Joaquin Phoenix, a ragione. Eppure il film di Mike Mills non tace mai, il suo giovanissimo protagonista è petulante, eppure nessuno lo zittisce.
Lo si invita invece senza sosta a parlare di sé, a esternare le proprie emozioni, a dirsi offeso, umiliato, triste, arrabbiato, per la più piccola incomprensione, il minimo incidente relazionale. E intanto l’adulto si tormenta, perché ha alzato la voce, perché non ha avuto pazienza, perché è stato indelicato.