Con Vincenzo Crea, Ludovico Succio, Fabrizio Rongione, Yuliia Sobol, Luigi Bignone, Pietro Monfreda, Michael Bernhard Plattner, Dario Cantarelli.
Titolo originale I figli della notte. Drammatico (colore). Durata 85 min. Italia 2017 (01)
Con poca voglia ma parecchia obbedienza alla madre, Giulio entra in un collegio prestigioso per rampolli benestanti. Dalle sembianze asburgiche, la struttura è una nota palestra per la futura classe dirigente, rigida e spietata. Il ragazzo è immediatamente attratto da Edo, dalla personalità a lui opposta, anticonformista e incline alla ribellione. In complicità si oppongono al bullismo imperante e in totale segretezza, iniziano a trascorrere nottate in un locale di prostitute. Gli effetti attesi non tarderanno a presentarsi.
Non nasconde elementi di autobiografia Andrea De Sica mentre “annota” l’origine del suo esordio in lungo I figli della notte. Il nipote di Vittorio e figlio del compianto Manuelindubbiamente ha un cinema “severo” nel sangue, qui ferocemente sentenzioso.
“Siete la classe dirigente del futuro, non dimenticatevelo” tuona il preside del collegio dai tratti esternamente imperiali e internamente kubrickiani, tanto di Shining quanto di Arancia Meccanica per alcuni “giochetti” sulle matricole. Esso si staglia nel bianco abbacinante di un incipit fortissimo, evidente contrasto con quel nero notturno e violento che andrà a raccontare.
I rampolli sono diversamente viziati, la disciplina militaresca serve “a ritrovare il giusto passo”, anche difendendosi da un bullismo controllato con videocamere nascoste. Il Grande Fratello costituito da “angeli” ex alunni e ora impiegati vede tutto, controlla tutto: scappatelle e tentativi di fuga, miseria e nobiltà di comportamento. “Io non vi spio, io imparo a conoscervi” è la giustificazione degli educatori non dissimili dai manipolatori di Hunger Games. De Sica indugia con coraggio sui volti e i corpi di questi teenager sulla via della disumanizzazione, consapevole che nulla di buono è loro destinato. Il suo “Bildungsroman” diviso fra il giorno e la notte invernali ha il sapore di un già visitato probabilmente attraverso letture e visioni suggestive alla materia, ma non è privo di una sua forza intima e coraggiosa.