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7 uomini a mollo

di Gilles Lellouche

Con Mathieu Amalric, Guillaume Canet, Benoît Poelvoorde, Jean-Hugues Anglade, Virginie Efira, Leïla Bekhti, Marina Foïs, Philippe Katerine, Félix Moati, Alban Ivanov.

Titolo originale Le grand bain. Commedia (colore). Durata 122 min. Francia 2018 (Trésor Films, Chi-fou-mi Productions Distribuzione: Eagle Pictures)

7 uomini a mollo

7 uomini a mollo

Una commedia generosa e inventiva che non ha paura di fare i conti col corpo che cambia.

Bertrand è depresso, non lavora da due anni e si consuma sul divano. Poi un giorno si tuffa in piscina e il mondo finalmente gli sorride. Come Delphine che lo arruola nella sua équipe di uomini sull’orlo di una crisi di nervi. Ex campionessa di nuoto sincronizzato a coppia, Delphine allena una squadra maschile per passare il tempo e chiudere col passato: una carriera interrotta bruscamente dall’incidente della sua partner. I suoi allievi non stanno molto meglio: Bertrand è rassegnato, Laurent è adirato, Marcus indebitato, Simon complessato, Thierry stonato. Ma insieme si sentono finalmente liberi e utili. Partecipare a una gara di nuoto sincronizzato in Norvegia, diventa il loro obiettivo.
Commedia sociale “tra uomini”, Le Grand Bain è il terzo film di Gilles Lellouche ma il primo (ben) realizzato da solo.
Affondato in una piscina municipale, l’attore interroga la virilità attraverso un gruppo di uomini non esattamente al meglio della forma e alla ricerca di una briciola di riconoscenza. Lellouche filma corpi imperfetti e cadenti a mollo nell’acqua, uomini alla soglia dei cinquant’anni e sulla soglia dello spogliatoio, dove a turno confessano le insoddisfazioni e le rispettive infelicità. A narrarli fuori campo è la voce di Mathieu Amalric alle prese con la caricatura goliardica del suo soggetto di elezione, la depressione.

Incarnazione irresistibile dello scacco, tra Xanax e Candy Crush, è il suo personaggio a introdurre lo spettatore in piscina e al cospetto di un dream team ostinato a riuscire in una disciplina ad assoluto appannaggio delle donne. Sfidando l’immaginario collettivo, il nuoto sincronizzato non è mai associato agli uomini, Lellouche firma un film generoso e inventivo che non ha paura di fare i conti col corpo che cambia e coi bilanci inclementi dell’età.

Al centro della commedia piazza la vulnerabilità esistenziale e lo specchio d’acqua in cui rifletterla e riflettere i profili dei suoi protagonisti, tutti in ambasce con la gestione dei figli, del lavoro, del matrimonio, delle relazioni, dell’avvenire. Insieme formano una squadra di sirene amorfe che riusciranno nell’impresa grazie alla loro volontà e al potere idealizzante del cloro.

Programmazione film
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