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Est – Dittatura last minute

di Antonio Pisu

Con Lodo Guenzi, Jacopo Costantini, Matteo Gatta.

Titolo originale Est - Dittatura last minute. Commedia (colore). Durata 104 min. Italia 2020 (distribuito da Genoma Films)

Un road movie ambientato nel 1989 alla vigilia della caduta del muro, tratto da una storia vera.
Est – Dittatura last minute
Est – Dittatura last minute, il film diretto da Antonio Pisu, è ambientato nel 1989, a poche settimane dalla caduta del Muro di Berlino PagoRice (Lodo Guenzi) e Bibi, tre ragazzi di ventiquattro anni, lasciano la tranquilla Cesena in cerca di avventura: dieci giorni di vacanza nell’Europa dell’est, verso quei luoghi in cui è ancora presente il regime sovietico. Giunti a Budapest conoscono Emil, un rumeno in fuga dal suo paese a causa della dittatura. L’uomo, preoccupato per la famiglia rimasta in Romania, chiede l’aiuto dei tre Italiani. Il compito è semplice: portare una valigia alla moglie e alla figlia. Mossi da compassione e in cerca di emozioni, i tre si dirigono in direzione Bucarest, nel cuore della dittatura di Ceausescu. Senza sapere cosa li aspetta, in un viaggio oltre la loro immaginazione, Pago, Rice e Bibi si troveranno in un paese sotto il regime dittatoriale, implicati in situazioni surreali e circondati da personaggi improbabili che metteranno seriamente a rischio la loro vita. Tra numerose gag e colpi di scena, i tre protagonisti capiranno il giusto valore delle “cose” che ogni giorno diamo per scontate. Ritroveranno sé stessi, consolideranno la loro amicizia e uniranno le loro forze per portare a compimento la missione più importante della loro vita.
UN ROAD MOVIE CHE RACCONTA IN MODO CREDIBILE UN MONDO E UN’EPOCA DA RICORDARE. TRATTO DA UNA STORIA VERA.

Recensione di Paola Casella
giovedì 3 settembre 2020

Ottobre 1989. Pago, Bibi e Rice sono tre amici 24enni che da Cesena partono per una vacanza nell’Europa dell’Est. Il muro di Berlino crollerà un mese dopo, a seguire ci sarà la dissoluzione dell’Unione Sovietica, già ampiamente nell’aria: “Sta finendo tutto e noi ce lo stiamo perdendo”, pensano, e vogliono essere testimoni del loro tempo. A Budapest incontrano Emil, un uomo che è fuggito dalla Romania di Ceausescu e chiede lai ragazzi di consegnare una valigia alla sua famiglia a Bucarest. Non se ne parla, afferma Rece, che con la sua cinepresa filma il viaggio e si è portato dietro un carico di biancheria intima femminile da vendere “ai mercatini”. Sarà il mite Bibi ad infilare la valigia di Emil nel bagagliaio, dando il via ad un’avventura emozionante e pericolosa.

Tratto da una storia vera, EST – Dittatura Last Minute è un road movie in cui succedono tante cose al limite della credibilità e che però in quegli anni, in quei luoghi e con l’ingenuità “un po’ cogliona” dei ventenni di allora accadevano davvero.

La parte più convincente del film è infatti la riconoscibilità, per chi l’ha attraversato, di quel mondo più semplice e naif, sia in Italia che nei Paesi esteuropei. La ricostruzione d’ambiente (le scenografie sono di Paola ZamagniIuliana Vilsan e Alexandra Takacs, i costumi di Magda Accolti Gil e Luminita Mihai) è credibilissima nonostante (o proprio per) i mezzi limitati, e la sceneggiatura, così come la recitazione dei tre giovani protagonisti – fra cui Lodo Guenzi, frontman del gruppo ‘Lo Stato Sociale’ – ha un sapore retrò.

Alle riprese si alternano i video girati all’epoca dei fatti dal vero Rice, cui si aggiunge tanto materiale d’archivio proveniente dalle Teche Rai e da Cinecittà-Luce, ma anche da fonti minori e private. Il regista è quell’Antonio Pisu, figlio di Raffaele e nipote di Mario, che ha già mostrato un’attrazione per il surreale nel suo primo lungometraggio, Nobili bugie; alla produzione (e nel ruolo minore del Bolognese) c’è invece Paolo Rossi Pisu, il fratello che Antonio ha scoperto di avere in età adulta, e che con lui ha fondato una casa di produzione.

Quel che emerge da questo racconto è il ricordo di una Romania povera e dignitosa sottomessa a un dittatore spietato, un luogo di delazione diffusa, di controlli e perquisizioni costanti, di file per procurarsi qualcosa da mangiare e di mercati neri. Ed è un ricordo straziante, che poco a poco trasforma il percorso dei protagonisti da avventura picaresca a viaggio di formazione, al termine del quale i tre non saranno più gli stessi, perché avranno dovuto imparare a crescere.

Programmazione film
PROGRAMMAZIONE
TERMINATA