FORTUNA

FORTUNA
Caivano (NA) 2016, in una scuola una bambina pronuncia una frase: “lei quel giorno non ci voleva stare con Titò, voleva andarsene, io ero li che poi toccava a me, e poi lei se n’è andata via volando”. A pronunciarla è la migliore amica di Fortuna Loffredo morta due anni prima in circostanze misteriose.
Il fatto è avvenuto nel 2014 e in due anni nessuno ha mai parlato di questo terribile avvenimento. Abbiamo poi avuto la fortuna di poter conoscere persone di quelle zone, che ci hanno raccontato storie di quello spaccato del Napoletano. Scopriamo che l’anno prima di Fortuna, un altro bambino, Antonio Giglio, morì in maniera analoga. Entrambi i bambini precipitati dallo stesso palazzo, entrambi senza una scarpa. Man mano che ascoltiamo storie si svelano gli orrori, bambini da anni violentati in una stanza sfitta del condominio deputata solo a questo scopo, terrorismo psicologico e minacce che creano silenzio.
Bambini uccisi e violentati da mostri e dal silenzio. Uomini e donne adulte vittime della legge del silenzio, l’omertà, la base del pensiero mafioso.
I bambini però, queste strutture sociali non le conoscono ancora ed ecco che la migliore amica di Fortuna parla in classe ed una coraggiosa maestra la porta dalle forse dell’ordine innescando le indagini che porteranno all’arresto di Raimondo Caputo e Marianna Fabozzi.
Una terra fatta di usanze, sole, calore, ma anche di silenzio, omertà e mafia. Una terra capace di trasformare il “Parco Verde” di Caivano nel “Parco degli orchi”.
SINOSSI
“Fortuna” racconta l’arrivo di un ragazzo che per motivi di lavoro si trasferisce in un fatiscente palazzo di Caivano, al Parco Verde e vive la conflittualità del luogo. Circondato dalla bellezza del folclore napoletano, viene pian piano a conoscenza dei meccanismi di quotidiana falsità e di quella spirale d’omertà che lo porterà a diventare ciò che più odia in vita. Un omertoso spaventato dalla mafia. Sarà li, di fronte allo shock per la perdita della sua piccola amica che deciderà di gridare contro il muro di omertà costruito dagli abitanti, rischiando di perdere tutto, anche la vita, ma farlo tornando ad essere onesto, finalmente anche con se stesso.

Lo spettacolo è sostenuto da LIBERA UMBRIA.
Oltre al tema dell’omertà sollevato dallo spettacolo e ritenuto meritevole di appoggio da tale associazione, la recente cronaca ha rafforzato il legame; infatti il Gip Alfonso Barbarano, presidente della quinta corte d’Assise che sta seguendo il processo, è stato minacciato da ignoti ricevendo due pallottole via posta con la dicitura “queste sono per te e gli altri”, ed il cantante partenopeo Giancarlo Tommasone ha denunciato di esser stato minacciato di morte, sotto casa sua, dopo aver pubblicato in rete una canzone dedicata alla piccola Fortuna.

FORTUNA

Produzione Strabismi
regia: Erica Morici
ideazione e drammaturgia: Alessandro Sesti
musiche e testi originali: Nicola “Puscibaua” Papapietro
con Alessandro Sesti – Nicola “Puscibaua” Papapietro
consulenza musicale: Andrea Giansiracusa

Programmazione evento
PROGRAMMAZIONE
TERMINATA