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Georgetown

di Christoph Waltz

Con Christoph Waltz, Annette Bening, Vanessa Redgrave, Corey Hawkins, Noam Jenkins.

Titolo originale Georgetown . Drammatico (colore). Durata 99 min. USA 2019 ( Vision Distribution)

La vicenda del vero Ulrich Mott è stata raccontata in un articolo del New York Times
Georgetown

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Ulrich Mott è un tedesco che ha fatto fortuna negli Stati Uniti, prima sposando Elsa Brecht, celebre giornalista sua connazionale (che ha l’età per essere sua madre), poi facendosi un nome all’interno della comunità diplomatica di Washington D.C. Ulrich e Elsa abitano in una bella brownstone nel cuore del quartiere chic Georgetown, con grande disappunto della figlia della donna, Amanda, docente di Diritto costituzionale all’Università di Harvard in rotta con il “patrigno” suo coetaneo. Ma al ritorno da una passeggiata notturna, dopo una cena di quelle che hanno fatto di Ulrich il re dei salotti della capitale americana, Elsa viene trovata morta nella villetta coniugale. E Ulrich è il primo sospettato di omicidio.

Georgetown segna il debutto alla regia cinematografica di Christoph Waltz, l’attore austriaco diventato uno dei beniamini di Quentin Tarantino, che si firma qui pudicamente C. Waltz, ma appare anche come protagonista e cosceneggiatore di questa bizzarra storia di inganni e sotterfugi basata su una storia vera.

Ulrich Mott infatti è realmente esistito e la sua vicenda è stata raccontata in un articolo del New York Times dal titolo ‘Il peggior matrimonio di Georgetown’.

Waltz ci racconta Mott come un personaggio fortemente ambiguo ma non privo di fascino, dotato di quell’ambizione e quell’astuzia che gli hanno permesso di passare da stagista alla Casa Bianca a principe consorte a “taumaturgo” nell’esclusivo ambiente della diplomazia statunitense . Un uomo “impossibile da ignorare” conosciuto da tutti a Washington, maestro nell’arte più apprezzata dal mondo diplomatico e politico: fare leva su un nome per avvicinarne un altro, e poi un altro ancora.

Ma Ulrich rimane fondamentalmente uno straniero, un “nessuno venuto dal nulla” senza un ex compagno figlio di senatore a Yale a introdurlo nel ghota americano, o qualche parente celebe ad aprirgli la strada. I suoi modi sono tanto viscidi quanto suadenti, e Christoph Waltz sguazza come un paperotto in questa caratterizzazione che più che al suo perfido colonnello Hans Landa di Bastardi senza gloria rimanda al suo plagiatore di Big eyes. E Georgetown non commette il facile errore di fare di Elsa una povera vittima senile, anche perché a impersonarla è la luminosa Vanessa Redgrave: una donna volitiva che si è fatta strada da sola e che di Ulrich apprezza davvero lo spirito di iniziativa. Annette Bening chiude il cerchio nei panni di Amanda.

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