Con Lady GaGa, Adam Driver, Jared Leto, Jeremy Irons, Al Pacino.
Titolo originale . Drammatico (colore). Durata 158 min. USA 2021 (Eagle Pictures)
Anni ’70. Patrizia Reggiani conosce a una festa Maurizio Gucci, rampollo della dinastia Gucci, una tra le piu` celebri nel mondo della moda. Nasce una storia d’amore, dapprima osteggiata dal patriarca della famiglia, Rodolfo Gucci, ma poi arriva il matrimonio e la prole. La sfrenata ambizione della donna, che vorrebbe indirizzare le politiche aziendali del marchio Gucci, la porterà a tessere spericolate strategie, come quelle con lo zio del marito, Aldo Gucci, che incrineranno i rapporti familiari, innescando una spirale incontrollata di tradimenti, decadenza, vendette. Fino a un tragico epilogo che è cronaca nera, e vera, del nostro paese.
La nuova parabola sul potere di Ridley Scott è un fiammeggiante melodramma su una famiglia che implode. Una discesa agli inferi sostenuta da eccellenti prove attoriali, in primis quella di Lady Gaga.
House Of Gucci è la telenovela della dinastia Gucci oppure la dinastia Gucci è la telenovela di House Of Gucci? Insomma sì, naturalmente, tutt’e due le cose perché il film di Ridley Scott è una vera e propria soap su una realtà che ne aveva tutti i caratteri. In questo senso il regista britannico, che ha appena compiuto 84 anni, firma un film libero e molto contemporaneo che dialoga con il suo recentissimo The Last Duel per il discorso sul potere in cui, a prescindere evidentemente dal capitalismo finanziario comunque vivisezionato nel precedente Tutti i soldi del mondo, il pesce piccolo è mangiato dal più grande anche, soprattutto?, in ambito familiare (ogni accenno a Il Padrino è voluto).
Ed è proprio su questo aspetto, sulla trinità “nel nome del padre, del figlio e della famiglia Gucci”, che il film si concentra. I meccanismi messi in moto da una grande azienda, ma a carattere familiare, vengono minuziosamente smontati da Ridley Scott che si abbandona completamente, essendone però l’artefice, al lavoro degli attori.