Con Bengu, Deniz, Duman, Gamsiz, Aslan Parcasi, Psikopat, Sari.
Titolo originale Kedi. Documentario (colore). Durata 80 min. Turchia 2016 (Termite Films - Distribuzione: Wanted)
Sono centinaia di migliaia i gatti turchi che vagano liberamente per la metropoli di Istanbul. Da tempo immemorabile gironzolano, entrando e uscendo dalle vite degli abitanti, diventando una componente essenziale delle tante comunità che rendono unica la città. Vivono tra due mondi, quello selvaggio e quello domestico, portano gioia e voglia di vivere alle persone che scelgono di adottarli. A Istanbul i gatti incarnano il caos e la cultura della metropoli dalle diverse anime che Ceyda Torun racconta attraverso lo sguardo dei felini.
Kedi – La città dei gatti è il documentario della regista turca che filma una dichiarazione d’amore ai felini della sua città.
“Sono cresciuta a Istanbul fino all’età di undici anni – ha spiegato Ceyda Torun – e credo che la mia infanzia sarebbe stata infinitamente più solitaria se non fosse stato per i gatti e io non sarei la persona che sono oggi. Sono stati i miei amici e confidenti e dopo il trasferimento, ogni volta che mi capitava di tornare a Istanbul, trovavo la città sempre meno riconoscibile ad eccezione di una cosa: i gatti, unico elemento costante e immutato che incarnava l’anima stessa della metropoli. Questo film è, per molti versi, una lettera d’amore a quei gatti e alla città”.
Divinizzati dagli antichi egizi, i gatti sono notoriamente amati dai musulmani da quando il profeta Maometto fu salvato da una gatta soriana, che lo protesse da un serpente. Maometto così regalò ai felini la facoltà di poter osservare contemporaneamente il mondo terreno e la dimensione ultraterrena. Attraverso lo sguardo dei sacri felini, dunque, Ceyda Torun ci lascia ammirare la città da un’altra prospettiva, mostrandoci gli angoli più nascosti, gli scorci dimenticati, i nascondigli segreti. Istanbul svela il fascino decadente di una città in continuo cambiamento in cui il nuovo si aggiunge al vecchio senza mai sostituirlo. Da sotto i tavoli dei caffè e dei mercati o dall’alto dei cornicioni dei palazzi, come i gatti, osserviamo la città, il suo magma indistinto, la sua chiassosa umanità. E seguendo le loro impronte scopriamo la città dei gatti. Nella vastità di Istanbul ogni gatto, “kedi” in turco, ha il suo quartiere, le sue abitudini, i suoi riti. Oltre le sembianze, che a noi umani paiono tutte simili, ogni gatto invece ha il suo carattere ed è un personaggio diverso.