DiversoInverso / Teatro – L’inganno
di e con Alessandro Gallo / e con la partecipazione di Ada Roncone
immagini Salvatore Marcello / video editing e disegno luci Davide Pippo
progetto grafico Carmine Luino / assistente alla regia Miriam Capuano
produzione Caracò teatro / in collaborazione con Luce narrante
PROGETTO FINALISTA PREMIO SCENARIO 2019
“Alessandro Gallo di Caracò teatro ne “L’inganno” ci parla invece di mafia partendo dal suo vissuto, e cercando di entrare nelle viscere della sua Napoli, città che si scontra quotidianamente contro una realtà sempre pervasa da sfumature mafiose”.
Mario Bianchi, KLP
Tratto da una storia vera. Alessandro Gallo continua la sua strada verso la narrazione dell’educazione criminale.
In scena un uomo e la sua biografia fatta di continui inganni e di menzogne alla quale attraverso il teatro ne restituirà una dignità mancata.
Partendo dal suo vissuto disegna, con ironia, rabbia e dolore i volti di una Napoli madre-coraggio che si scontra, quotidianamente, contro il peso claustrofobico di un familismo che trasforma la bellezza dei vincoli solidali tra famiglie in comportamenti omertosi, in silenzi e sguardi dalle sfumature mafiose.
Il legame di sangue diventa un vincolo, una cerniera arrugginita che ne ostacola l‘ingresso di un qualcosa o di un qualcuno, uomo o divino che sia, che ne voglia riscrivere un cambiamento. Una biografia che si annoda tra due dimensioni nelle quali il protagonista e costretto a muoversi con parsimonia: la dimensione narrativa che si affida all’esercizio democratico della denuncia contro le mafie e una dimensione onirica di contatto e di scontro con un piccolo branco di corpi che ne vorranno impedire la narrazione stessa.
Alessandro Gallo è nato a Napoli nel 1986. È scrittore, attore e regista teatrale.
Vive a Bologna e da anni lavora nel campo dell’educazione alla legalità con progetti di teatro civile. Ha pubblicato il romanzo autobiografico Scimmie (2011, Premio Iride, Cava de’ Tirreni 2012), Andrea torna a settembre (2014) e Tutta un’altra storia (2017, Premio Sgarrupato 2018).
È coautore insieme a Giulia Di Girolamo del romanzo-inchiesta sulle mafie in Emilia-Romagna Non diamoci pace. Diario di un viaggio (il)legale (2014), e autore nelle antologie La giusta parte (2011), La Via di fuori (2012) e La Grammatica di Nisida (2013, Premio Napoli Cultural 2013).
Ha curato l’antologia La parola liberata dalle mafie (2010, menzione speciale Premio Cevenini 2012). Nel 2019 ha pubblicato per Rizzoli il romanzo “Era tuo padre”.
Per il teatro ha scritto per il regista Adriano Sforzi lo spettacolo Vrènzule (progetto selezionato Premio Scenario 2008), per la compagnia Nuovo Teatro Sanità di Napoli il testo Scimmie (Premio Dominio Pubblico 2012), per Caracò L’inganno (finalista Premio Scenario 2019).
Nel 2014 ha ricevuto la Medaglia d’argento al valor civile Premio Carlo La Catena per l’attività editoriale e per il teatro di impegno civile. Nel 2016 ha ricevuto il Carlino d’Oro da QN Il Resto del Carlino per le attività educational al contrasto alle mafie.
Dal 2015 collabora per La Corte Ospitale di Rubiera su progetti che riguardano l’infanzia e la formazione.