Con Jacopo Cullin, Stefano Fresi, Francesco Pannofino, Benito Urgu, Lazar Ristovski, Angela Molina.
Titolo originale L'uomo che comprò la luna. Commedia (colore). Durata 102 min. Italia 2018 (Oficina Burman Distribuzione: Lucky Red)
L’uomo che comprò la luna
Una commedia ‘etnica’ dalla trama stralunata e surreale che contiene eguali parti di poesia e di farsa.
Una coppia di agenti segreti italiani riceve una telefonata concitata dagli Stati Uniti: pare che qualcuno, in Sardegna, sia diventato proprietario della luna. Il che, dal punto di vista degli americani, è inaccettabile, visto che i primi a metterci piede, e a piantarci la bandiera nazionale, sono stati loro.
I due agenti reclutano dunque un soldato che, dietro lo pseudonimo di Kevin Pinelli e un marcato accento milanese, nasconde un’identità sarda: si chiama infatti Gavino Zoccheddu e la Sardegna ce l’ha dentro. Per portarla in superficie i due agenti ingaggiano un formatore culturale sui generis che, da emigrato nostalgico, trasforma Gavino in un archetipo del vero maschio sardo.
Gavino approda nell’isola, alla ricerca dell’uomo che si è impossessato della luna.
E finirà per scoprire molto di più di se stesso.
L’uomo che comprò la luna è una commedia “etnica” completamente imbevuta di quella “sardità” con cui Gavino deve confrontarsi.
Alla regia c’è Paolo Zucca, al suo secondo lungometraggio dopo L’arbitro (già corto pluripremiato); alla sceneggiatura ci sono Geppi Cucciari e Barbara Alberti.
Insieme confezionano una trama che è giusto definire “lunare”, non solo perché vede al centro l’imprendibile Selene, ma anche perché è stralunata e surreale, e contiene eguali parti di poesia e di farsa.