Con Julie Andrews, Dick Van Dyke, David Tomlinson, Glynis Johns, Hermione Baddeley, Reta Shaw, Karen Dotrice, Matthew Garber, Elsa Lanchester.
Titolo originale Mary Poppins. Commedia, Musicale (colore). Durata 138 min. U.S.A. 1964 (Produzione: Walt Disney Distribuzione: Rank)
Londra, 1910.[1] Bert, un uomo tuttofare, è tra le altre cose un uomo orchestra di strada. Una sua buffa esibizione viene interrotta dal vento dell’Est, che gli fa pensare che “qualcosa di strano” stia per accadere. Egli conduce quindi lo spettatore “errante” verso Viale dei Ciliegi, dove vive la famiglia Banks, passando davanti all’insolita dimora del puntualissimo Ammiraglio Boom.
Al numero 17 di Viale dei Ciliegi, George Banks, integerrimo bancario di Londra, gestisce la propria casa in maniera ferrea e precisa pretendendo sempre che le cose funzionino perfettamente. Le improvvise dimissioni della governante Tata Ketty causate dai due vivaci figlioli, Jane e Michael, gettano casa Banks nella confusione. Dubitando che la sbadata moglie Winifred sia in grado di trovare per l’ennesima volta una sostituta efficiente, Banks fa pubblicare un annuncio sul Times coi requisiti che una governante dovrebbe avere a suo parere. Al contempo anche Jane e Michael, rammaricati per il dispiacere provocato al padre, scrivono una lettera nella quale decantano la loro tata ideale: il signor Banks, indispettito, la straccia e la getta nel caminetto.
Il giorno dopo, alle ore 8 in punto, una lunga fila di nuove governanti attende di venir esaminata dal signor Banks. Ma un forte vento alzatosi all’improvviso spazza via tutte le aspiranti lavoratrici: richiamata dalla bizzarra lettera dei due piccoli, pervenuta fino a lei attraverso il camino, ecco che scende dal cielo con un ombrello una giovane e bellissima donna dotata di poteri magici. È la “supertata” Mary Poppins, perfetta e senza difetti. La donna fa il suo ingresso nella casa, presentando la lettera dei bambini come annuncio al quale ha risposto, sbalordendo il signor Banks; in un’inversione di ruoli, sarà Mary Poppins a esaminare il datore di lavoro e a comunicare che farà un periodo di prova di una settimana, per poi decidere se accettare il posto.
In questo periodo di prova, con grande gioia di Jane e Michael, capiterà ogni sorta di avventure: giochi fantastici, come “Chi ben comincia è a metà dell’opera” dove Mary Poppins intona la celeberrima canzone “Un poco di zucchero”, viaggi nei disegni urbani di Bert e una volta tornati a casa i due bimbi verranno cullati dalla ninna nanna magica di Mary Poppins. I bambini si affezionano subito molto alla tata e vorrebbero che lei restasse con loro per sempre; ma Mary Poppins fa loro presente che dovrà andarsene quando cambierà il vento. Avranno anche modo di far conoscenza con Albert, lo zio di Mary, che offrirà loro un tè sul soffitto della sua casa, con effetti esilaranti.
Le mirabolanti e divertenti iniziative della tata nei confronti di Jane e Michael non sono viste di buon occhio dal signor Banks, il quale la rimprovera ritenendo il suo modo di lavorare troppo frivolo, trastullativo e dunque non adatto per i suoi figli; egli vuole che ricevano un’educazione rigida e severa come è lui caratterialmente prendendo come esempio il suo modo preciso di lavorare in banca. Mary, con un atteggiamento superiore, si prende la rivincita consigliando il signor Banks di portare con sé i bambini a visitare la banca per far loro osservare le regole ferree e precise da lui preferite. Durante il tragitto, i bambini e il papà incontrano presso la Cattedrale la signora dei piccioni, di cui Mary Poppins aveva loro parlato.
Michael vorrebbe donarle i 2 penny da lui risparmiati, ma il padre lo trascina in banca e cerca di convincerlo coi superiori a depositare lì il suo denaro. Spaventati da quel mondo avido, i bambini scappano tra lo scompiglio generale. Fortunatamente incontrano Bert, che adesso lavora come spazzacamino, e saranno da lui riaccompagnati a casa. Qui un’altra avventura li attende: la signora Banks esorta lo spazzacamino a lavorare da loro e così, nella curiosità, i bambini vengono aspirati dalla canna fumaria finendo su per i tetti. Tutto ciò si trasformerà, in compagnia di Mary e Bert, in una splendida passeggiata notturna sui tetti di Londra; infine, il quartetto verrà raggiunto dagli amici spazzacamini di Bert, tra canti e danze.
Una volta a casa, i bambini scopriranno che la disavventura alla banca quel mattino è culminata nel licenziamento del signor Banks, e così Michael consegna a suo padre i 2 penny. Paradossalmente, in tale situazione egli impara quale sia il giusto tono della austerità e della precisione: tutto si sistemerà nel migliore dei modi per la famiglia Banks, che ritrova gioia e affetto tra i vari membri; Mr. Banks, dopo aver passato la notte a sistemare l’aquilone dei bambini trovato nel parco, esce a farlo volare con la famiglia, insieme con i vicini di casa e i dirigenti della Banca, i quali lo reintegrano dopo la morte del banchiere più anziano, stroncato dal troppo ridere. Il vento è cambiato e mentre Jane e Michael corrono a far volare l’aquilone, Mary Poppins “praticamente perfetta sotto ogni aspetto” torna da dove è venuta, salutata da Bert che ora vende aquiloni.