Regia di Salvatore Mereu. Un film con Caroline Ducey, Yaël Abecassis, Michele Carboni. Genere Drammatico – Italia, 2003
Le stagioni della vita attraverso quattro episodi, ognuno scandito dal succedersi del tempo: nella primavera, quattro bambini scoprono per la prima volta il mare; nell’estate, un giovane pastore scopre le gioie del sesso con una turista francese; nell’autunno, una suora torna al paese per il matrimonio della sorella, e scopre il dolore delle scelte; nell’inverno un vecchio fisarmonicista canta per l’ultima volta e poi muore. Girato quasi tutto in dialetto sardo, il film di Salvatore Mereu (vincitore della Settimana della Critica alla recente Mostra del Cinema di Venezia) è una veduta su miserie e trionfi della vita, a volte sofferto, a tratti divertente. Con l’ausilio di quattro direttori della fotografia (tra cui il prestigioso Renato Berta) e la comunanza di attori non professionisti ed attori di fama (su tutti, Caroline Ducey, già vista in “Romance” della Breillat, e Yael Abecassis, attrice feticcio di Amos Gitai), Mereu costruisce un’opera che, seppure ancora acerba ed evidentemente debitrice nei confronti dei suoi “maestri” (si veda il finale posticcio, dichiaratamente felliniano), è in ogni caso una boccata d’aria fresca ed una prova di coraggio e originalità